Un’informazione corretta.Un bene comune da difendere.


 
Un’informazione corretta è un bene comune da difendere.
 
Purtroppo la nostra bella politica di rigore, difesa a spada tratta da quasi tutti gli schieramenti politici, sta intervenendo con drastici tagli a:
sanità, istruzione, diritti dei lavoratori, tutele di base ai disabili,
ma nessuno mette in discussione gli enormi investimenti in armi.
Argomento tabù, che vediamo ignorato, o appena sussurrato, anche dai pochi parlamentari di opposizione. Certo che toccare gli accordi con le grandi multinazionali o i centri del potere è cosa difficile e rischiosa. Per tutti.  Se poi le commesse per la maggior parte sono fatte a aziende che fanno capo gli stati che stanno dettando le leggi della nostra politica, tutto si dipana.

Non è qualunquismo, populismo o comicità. La realtà è sotto gli occhi di tutti. Anche se offuscata dalla farfallina di Belèn o dalle facce trasognate della D’Urso.

Ecco un elenco di spese già iniziate dal nostro governo:

ELENCO DELLE SPESE PER ARMAMENTI DA TAGLIARE:


 
 
 
CACCIA F-35. L’Italia ha una commessa di 15 MILIARDI DI EURO per l’acquisto dagli Stati Uniti d’America di 135 caccia F-35 (costo unitario ben 124 milioni di euro!)
 
 
 

 
EUROFIGHTER. L’Ultima trance del programma (già spesi 13 miliardi di euro) per il caccia Eurofighter costerà all’Italia 5 MILIARDI DI EURO.
 
 
 
 
 
 
AEREI SENZA PILOTI: Il nostro governo intende acquistarne 8. Costo complessivo 1,3 MILIARDI DI EURO.

ELICOTTERI. L’Italia sta acquistando 100 nuovi elicotteri militari NH-90: costo complessivo 4 MILIARDI DI EURO

NAVI DA GUERRA. L’Italia ha acquistato 10 fregate ‘FREMM’ costo complessivo 5 MILIARDI DI EURO

SOMMERGIBILI. Il nostro paese sta acquistando 2 sommergibili militari: costo 1 MILIARDO DI EURO.

SISTEMI DIGITALI PER L’ESERCITO: Il progetto «Forza Nec» serve a dotare le forze di terra e da sbarco di un sistema di digitalizzazione. Solo la progettazione in atto costa 650 milioni. La stima di spesa complessiva è intorno a 12 MILIARDI DI EURO.

Purtroppo molte di queste spese sono già state fatte e il disastro sociale è continuato imperterrito con l’appoggio di quella parte politica che ha venduto la democrazia. Anche solo riducendo questa spesa, senza cedere ai ricatti franco-tedeschi e attivando semplici misure quali:

SCUDO FISCALE: Portando l’aliquota dello scudo fiscale al 20% si possono recuperare altri 7 MILIARDI DI EURO.

OPERE INUTILI: Tagliando le opere inutili come il Ponte sullo Stretto di Messina, si possono risparmiare 8 MILIARDI DI EURO.

OPEN SOURCE: Utilizzando software non proprietario nella Pubblica Amministrazione si possono risparmiare circa 400 euro per ogni computer: Complessivamente per tutta la PA si arriva a 3 MILIARDI DI EURO.

SPRECHI E COSTI POLITICA: Tagliando il 70% delle ‘auto blu’ e con la riduzione delle indennità dei consiglieri regionali e dei parlamentari con i relativi vitalizi in tutt’Italia si arriva a risparmiare 7 MILIARDI.

si ottiene un risparmio totale di circa 68 miliardi di euro.

Scusate se è poco. Ma tutto questo lo stiamo pagando noi.

 

. Il nostro paese sta acquistando 2 sommergibili militari: costo 1 MILIARDO DI EURO.

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Bavaglio ai Blogger. Il Ministro Severino ci riprova.


 
Bavaglio ai Blogger. Ministro Severino studia nuove regole per i blog.

Intanto facciamo un lieve refresh.

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »
(Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)

Ancora un altro refresh:

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948

Articolo 19

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

 

E ora andiamo ai fatti.

La Signora Ministro Severino, Ministro della Giustizia dice:

«I blog possono fare più danni dei giornali».

Grazie, ma forse ce ne eravamo accorti. Soprattutto dopo le recentissime prese di posizione dei capi di partito e addirittura del Capo dello Stato On. Napolitano. Guarda caso per frenare le idee di un comico, non candidato tra l’altro,che le diffonde tramite un BLOG e che ha dato vita a un movimento che rischia ( ???) di travolgere e stravolgere la politica dell’attuale governance.

A tal proposito vorrei segnalare il simpaticissimo trafiletto di Travaglio QUI

Ma è ovvio che dà fastidio. Come tutte le voci fuori dal coro. Ma qui ci si accanisce contro le voci fuori DAL VOSTRO CORO.

E la Ministro continua.

«Scrivere su un blog non autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se si sta trattando di diritti di altri. I blog hanno capacità di diffondere pensiero ma questo non deve trasformarsi in libertà di arbitrio»

Certamente sconosce l’esistenza delle attuali leggi contro la diffamazione, false dichiarazioni, vilipendio e decine di altre. Forse ce ne sono troppe. Sarebbe difficile cercare di farle applicare e non cercare di sopprimerle per metterne una sola che risulterebbe :

” si può parlare di tutto tranne che di noi e del nostro operato” ?

E cosa intende per libertà di arbitrio ? Anche dalla più integralista delle religioni, come la nostra cattolica apostolica, con la scusa del libero arbitrio si lascia fuori Dio dalle nostre faccende.  O volete rimarcare che VI sentite superiori anche a DIO ?

La convinzione ormai diffusa, e non si tratta di libero arbitrio, è che anche i ministri, parlano per sentito dire. Ma quanto a esprimere idee nuove e critiche, hanno molto da imparare. In special modo dai blogger. E per favore, anche se su wikipedia, andate a leggervi la differenza tra critica e polemica.

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IMU 2012 Nuovo Modello F24

IMU  2012

 


 IMU 2012 e Nuovo Modello F24

 

Il pagamento della prima rata IMU – dopo la sostanziale protesta dei Centri di assistenza fiscali, che non avevano ricevuto fondamentali indicazioni dal governo – avverrà entro la scadenza del 18 giugno “senza applicazione di interessi e sanzioni, in misura al 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e le detrazioni previste”.

Pertanto, i contribuenti dovranno calcolare l’importo della tassa moltiplicando per 160 la rendita catastale (a sua volta rivalutata del 5%), applicando l’aliquota di base (il 4 per mille per la prima casa, il 7,6 per mille per gli altri immobili), togliere le detrazioni forfettarie (200 euro più 50 euro per figlio a carico di età anagrafica non superiore ai 26 anni) e dividere a metà l’importo.

A settembre si pagherà quindi la seconda rata, pari a un terzo dell’importo dell’imposta, come sopra calcolato. Infine, a dicembre, si pagherà il saldo, con possibili modifiche da parte dei singoli Comuni. Ad ogni modo, nemmeno a giugno – come invece precedentemente auspicato – sarà possibile poter calcolare con esattezza quanto andrà versato a dicembre: è infatti altamente probabile che il governo possa intervenire d’estate sul regolamento IMU, andando a variare ulteriormente le aliquote.

“Per l’anno 2012 Il pagamento della prima rata dell’imposta municipale propria è effettuato, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in misura pari al 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione previste” – recita infatti il subemendamento dei relatori Antonio Aazzolini e Mario Baldassari – precisando poi come la seconda rata “è versata a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata”.

Ma la soluzione trovata dal governo sarà veramente efficace per poter risolvere i dubbi sollevati dal Caf? Probabilmente si. La Consulta Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale aveva originariamente richiesto uno spostamento della data di pagamento della prima rata della tassa, in presenza dell’evidente indeterminatezza per le nuove aliquote fissate dai Comuni (come più volte abbiamo riportato, solo una stretta minoranza delle municipalità ha già apportato modifiche alle aliquote, le altre aspetteranno il termine della tornata elettorale amministrativa di maggio).

In questa situazione, evidenziavano i Caf, errori e differenti trattamenti da città a città avrebbero potuto creare una difficoltà oggettiva a gestire la mole di lavoro. Pertanto, crediamo che la soluzione raggiunta possa essere considerata soddisfacente, considerato anche che gli stessi Caf avevano proposto come “la prima rata dell’Imu dovuta per l’anno di imposta 2012 possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base”.

Si tenga infine conto che il pagamento con tre rate IMU è una semplice opzione in capo al contribuente, che potrà pertanto riservarsi il pagamento, più ordinario, in due rate (acconto e conguaglio).

Tutti gli sconti sull’IMU

Il governo ha precisato alcuni utili elementi interpretativi in merito ai significativi sconti in materia di applicazione dell’imposta municipale unica. In particolare, l’IMU sarà più leggera – o addirittura scomparirà del tutto, in alcune ipotesi – per gli immobili comunali e per le case popolari. In secondo luogo, il governo ha varato uno sconto del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili e per le dimore storiche.

“Viene cancellata la quota erariale dell’Imu sugli immobili di proprietà deiComuni, siti nel proprio territorio” – aggiunge inoltre il quotidiano La Stampa in un recentissimo approfondimento – “e sugli immobili ex Iacp e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa. Arriva l’esenzione anche per i fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, oltre i mille metri di altitudine”.

Ancora, in quest’ultimo caso le variazioni tecniche dell’applicazione IMU saranno ingenti. “Invece di due rate di pari importo si pagherà il 30% in acconto e il 70% a saldo, rispettivamente entro giugno e dicembre” – prosegue il quotidiano – “Si ripristina inoltre al 25% l’abbattimento della base imponibile a favore degli immobili degli imprenditori agricoli professionali. Viene aumentato da 130 a 135 il moltiplicatore applicato ai fini della determinazione della base imponibile Imu dei terreni posseduti da soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola”.

Ricordiamo invece che per la generalità dei contribuenti è sempre valida la detrazione di 200 euro per la prima casa, e ulteriori 50 euro per ogni figlio (fino all’ottavo) di età anagrafica non superiore ai 26 anni, purchè convivente.

Uno sguardo al futuro: l’IMU sarà calcolata sui metri quadri

Prima di capire quando pagare l’IMU, diamo un piccolo sguardo al futuro. L’occasione ci è fornita dal recente avvio della riforma del catasto. Una riforma che, tuttavia, non sembra contenere straordinarie rivoluzioni, quanto una semplice rimodulazione dell’applicazione della già nota imposta municipale unica, che andrà assoggettata non più sui vani catastali, bensì sui metri quadri.

Ma non solo: l’obiettivo della riforma del catasto è infatti quello di annullare le disparità esistenti sul mercato immobiliare italiano. Si pensi alla situazione di colui che pagherà pochi euro di Imu poichè proprietario di un immobile al centro, accatastata come stamberga (ma in realtà può essere un loft di lusso), e la si confronti con la situazione di colui che risulta essere molto penalizzato a causa della distribuzione delle stanze che – a partià di superficie – fa aumentare il numero dei vani e della rendita.

Per il momento, comunque, dall’Agenzia del Territorio non fuoriscono particolari indicazioni. Cerchiamo comunque di ipotizzare qualche linea guida della riforma:
Divisione del territorio: il territorio sarà diviso in tanti ambiti territoriali, all’interno dello stesso Comune. In questo modo si potranno distinguere le vie dei neogzi dai quartieri residenziali, discriminando il peso per ciascuna tipologia di immobile.
Revisione categorie catastali: oltre alla suddivisione più specifica del territorio, è presumibile la revisione delle categorie catastali. Quelle attuali sembrano infatti esser definitivamente superate, con il 70% delle case che rientra tra l’A/2 e l’A/3, senza alcun collegamento effettivo con il mercato. Si potrebbe quindi passare a una classificazione più semplice che comprenda case, palazzi, abitazioni di lusso, e conseguenti sottogruppi.
Attribuzione valori fiscali: terminate le due fasi di cui sopra, occorrerà ricalcolare l’algoritmo che, partendo dai valori medi, possa declinare l’imposta sulla base della zona e delle caratteristiche del singolo edificio.

Tre passaggi, quelli di cui sopra, che comporteranno certamente un lungo arco temporale. E’ altamente improbabile (in caso contrario, si tratterebbe di una sorta di miracolo amministrativo) che il governo Monti in carica possa assistere alla conclusione della revisione del sistema catastale. Ben più probabile che se ne possa riparlare nel 2014 o nel 2015.

I modelli per il pagamento IMU

In ultimo, ricordiamo come l’Agenzia delle Entrate abbia recentemente emanato una nota con la quale dispone le modifiche ai modelli di versamento F23 e F24 Accise, utili per poter accogliere la nuova imposta. In particolare, sono state apportate modifiche ai campi ex SEZIONE ICI ED ALTRI TRIBUTI LOCALI (divenuta SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI), e ai campi ex DETRAZIONE ICI ABITAZIONE PRINCIPALE (divenuta DETRAZIONE).

ecco le scadenze IMU 2012:
18 giugno: acconto IMU per il 2012 sulla base delle aliquote attuali ridotte al 50%;
20 giugno: chiusura bilanci preventivi dei Comuni (in tali documenti saranno inglobati gli aumenti IMU di competenza delle municipalità);
30 luglio: termine per la presentazione della dichiarazione sugli immobili posseduti al 1 gennaio 2012;
31 luglio: termine entro il quale il governo può cambiare le aliquote basi e le detrazioni;
16 settembre: pagamento della seconda rata IMU, per importo equivalente all’acconto di giugno;
30 settembre: data entro la quale i Comuni possono approvare o modificare le aliquote IMU 2012;
16 dicembre: versamento saldo IMU con conguaglio.

Fino ad oggi sono poche le amministrazioni comunali che hanno deciso di ritoccare le aliquote IMU al rialzo: la motivazione non risiede tuttavia in un estremo virtuosismo da parte dei primi cittadini, quando nel fatto che per la chiusura dei budget delle municipalità c’è ancora parecchio tempo. Le decisioni sulla revisione dei margini delle aliquote IMU sono infatti da assumere entro il 30 giugno: è pertanto probabile che i Comuni aspettino lo svolgimento delle tornate amministrative di maggio per poter effettuare un incremento (sgradito) delle aliquote immediatamente dopo.

In alcuni grandi centri urbani, da Roma a Bologna, da Firenze a Trento, gli aumenti sono già stati deliberati o sono sostanzialmente pronti per la delibera. Nella maggior parte dei casi i ritocchi più corposi hanno riguardato le seconde case, anche se non sono state esentate nemmeno le prime abitazioni ad uso residenziale.

Che la stragrande maggioranza dei Comuni possa portare in aumento le aliquote IMU è d’altronde cosa ben nota: con l’ultima ondata di tagli le municipalità hanno visto rapidamente ridotte le proprie disponibilità monetarie, con conseguente necessità di reperire ulteriore liquidità su altre fonti.

Ecco in formato PDF il nuovo Modello F24.:

https://www.thesolver.it/pdf/modellof24-2012.pdf






 

 

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