Sallusti Arrestato. Giallo non zafferano.

Sallusti Arrestato. Giallo non zafferano.

Siamo in democrazia ( forse). Ma la censura deve comunque esistere. Anche i commenti stupidi che incitano all’odio dovrebbero esse censurati. Ma qui si lasciano. E c’è democrazia, non forse. Li ignoriamo semplicemente. Vogliamo invece indagare un pò più a fondo su verità nascoste, ma sotto gli occhi di tutti ? Già. Le cose più evidenti sono quelle che si notano meno. Per cui iniziamo un ragionamento. Facile facile.

Sotto una dittatura, è normale ( endemico) che il dittatore di turno, faccia in modo che dentro le redazioni di media, giornali o tv o quello che volete, si trovi sempre qualcuno, sotto mentite spoglie, fedelissimo, con compiti di controllo, depistaggio e in definitiva tutto ciò che serve alla difesa del potere. Credete che in uno stato democratico non accada la stessa cosa ? Se lo credete siete solo dei fes/si. Anche nella redazione di FQ. A volte il capo lo sa, a volte no. Ma anche se non sa e non sa chi è il furbetto, sa comunque che c’è. Senza dubbio. Sarebbe illogico sostenere il contrario. Quale sistema, di qualunque natura, evita di piazzare i suoi uomini nei posti chiave e non tenta di avere il controllo dei media?

Do per certo questo mio presupposto. Il “caso” Sallusti diventa emblematico, ma apre a diverse supposizioni.

Prima supposizione. Sallusti sa. E allora cadono tutti i commenti. Sa che l’on.Farina è Dreyfus alias Betulla. Sa che è un agente Sismi o per lo meno ha rapporti col Sismi. Sa che è stato radiato dall’albo perché ha diffuso notizie palesemente false ( anche se si è dimesso poco prima della condanna). Piccola parentesi,non possiamo sostenere che l’onorevole agisse in mala fede, perché la malafede magari era fatta su ordini superiori provenienti dai servizi e che per questo, una volta sbadatamente smascherato, sia stato premiato con un posticino di tutto rispetto in parlamento. Sallusti sapeva. E allora, qui, adesso, stiamo parlando del nulla. Ha coperto una persona che non poteva e non doveva neppure mettere piede in un giornale. Ha sbagliato e deve pagare. Mi dispiace per lui, ma le regole della direzione di un giornale comprendono onori e oneri. Compreso questo. Andare in galera perchè la legge lo prevede. D’altronde il fatto è imputabile con tutte le aggravanti. Male invece ha fatto, sempre se era a conoscenza, a assumere l’atteggiamento spocchiosetto, magari pensando che un intervento del Sismi o di chi eventualmente aveva mandato l’onorevole nella sua redazione sarebbe riuscito a calmare le acque. Da cui la rinuncia a fare una rettifica che avrebbe comportato il ritiro della querela, come richiesto dal querelante. Il quale querelante, forse, dopo il suo atto, presuppongo sia stato contattato “dall’alto” e ha tentato la mediazione.

Seconda supposizione: Sallusti non sa nulla. E neppure conosce tutti i giornalisti, redattori e articolisti del media che dirige. Scoppiando il caso, possibile che non abbia avuto contatti e incontri con l’on. Farina e neppure coi suoi datori di lavoro per avere informazioni dettagliate e comportamenti da adottare ? Se si, si aprono altre strade. Prima perché , consapevole di ciò a cui andava incontro, si è troppo fidato dei consigli. Non ha minimamente pensato che potesse diventare un capro espiatorio. Che ormai volevano farlo fuori dalle scene giornalistiche. Non ha neppure compreso che, in questo particolare momento politico, le influenze di chi lo ha sempre sostenuto, sono ridotte al lumicino. In definitiva ha peccato di ingenuità.

E in conclusione si è trovato invischiato in un gioco che non può da solo controllare e neppure sperare che qualcuno lo tolga dai guai.

Anche per questo sono altamente fuorvianti e demagogici i titoloni del quotidiano che vorrebbero spingere all’odio di casta. Giornalisti contro magistratura e giudici.  Anche questo serve a fuorviare le menti poco pensanti dei lettori sprovveduti. Segno tangibile della idiotizzazione di massa. Voluta anche questa da un sistema politico dominante. Tramite altri infiltrati speciali ?

Considerando che l’ingenuità non può far parte di chi dirige un giornale apertamente schierato e controllato da politici di rilievo, e che lo stesso non è una persona poco intelligente o poco informata, propendo per l’ipotesi che il povero dott. Sallusti, certamente persona per bene, anche se palesemente antipatico a molti ( ma solo per l’aspetto fisico, mica tutti possono essere Raul Bova  ecc,),  fosse consapevole di tutto, prima mia ipotesi, ma che per un atto di pura ingenuità, nel sottovalutare il potere dei rivali, nel momento cruciale della faccenda, si sia lasciato sfuggire tutto di mano, mal consigliato.

Romanzo ? Verismo ? Giallo ? Non giallo zafferano.Ma fuori dagli insulti e dalle sterili polemiche, credo che le mie siano le ipotesi più vicine alla R.C. ( release candidate).

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