Tor, sciopero il primo settembre. A rischio l’anonimato ?

Tor, sciopero il primo settembre.

A rischio l’anonimato ?

toronion

Esattamente tra una settimana il network Tor potrebbe subire uno stop. Alcuni collaboratori del progetto hanno infatti deciso di protestare contro l’allontanamento di Jacop Appelbaum, uno dei più conosciuti attivisti, e l’intenzione di assumere un ex dipendente della CIA (l’agenzia di spionaggio per l’estero degli Stati Uniti) che verrebbe posto ai vertici.

A tutti i volontari che gestiscono un onion router all’interno della rete Tor viene chiesto, il prossimo 1° settembre, di aderire allo “sciopero”. Se l’iniziativa dovesse andare in porto, il sistema di comunicazione anonima collasserebbe, almeno temporaneamente e agli utenti non verrebbero fornite sufficienti garanzie in termini di privacy.

In una nota pubblicata su Pastebin gli utenti vengono infatti invitati, per tutta la giornata del 1° settembre, a non collegarsi con la rete Tor e a non utilizzare alcun servizio.

Il “benservito” ad Appelbaum è stato comunicato a seguito dell’accusa di presunte molestie sessuali. Chi proclama il “Tor strike” per giovedì prossimo chiede che venga fatta piena luce sulla vicenda: Appelbaum sarebbe stato messo alla porta senza fornire alcuna documentazione e senza spiegazioni certe. Inoltre, vengono sollevati dubbi sui rapporti con il New York Times, testata che per prima ha pubblicato la notizia della cacciata di Appelbaum ma che tuttavia non ha dato spazio a tutte le “voci”, soprattutto delle posizioni diametralmente opposte a quelle dell’accusa.Soprattutto, però, viene aspramente criticata la decisione di assumere un “ex-CIA”. Una scelta che farebbe cadere verticalmente la fiducia nel network Tor e nei principi sui quali il sistema di comunicazione anonima è stato creato.

Tor General Strike #torstrike

Please join our 24-hour Tor blackout on Thursday, September 1st 2016. Use your local time or UTC+02:00.

Tor Users:

  • Don't use Tor. At. All.
  • For your safety, that could mean no Internet or any network.
  • Tell everyone why you are not using Tor for 24 hours.

Tor Workers:

  • If you operate Tor infrastructure, shut it down.
  • If you develop Tor software or anything based on Tor, stop working on it.
  • If you maintain or package Tor software, stop working on it.
  • If you do anything else for Tor or the Tor Project, stop working on it.
  • Everyone associated with Tails, the Library Freedom Project, and so on should join us and stop working.
  • Tell the world what you know. Leak internal and external discussion related to #jakegate / #torgate and CIA hires.

Get The Word Out:

  • Use the hashtag #torstrike
  • Tell the world why you're striking #torstory
  • Graphics on Web sites and social media
  • Letters to the Tor Project
  • Constructive pressure applied to @torproject
  • Participate in Direct Action as you see fit
  • Throw a #torstrike party and discuss the issues

Rationale:

Tor can no longer be trusted after #jakegate / #torgate and hire of CIA. Its sinking credibility is putting people at risk. We hope it can be healed and regain trust with mass action.

A short blackout may hurt in the short term, but save Tor in the long term. It will also allow dissenting voices to be heard.

Demands:

Restoring Trust re: 2016 Misconduct -

  1. Shari Steele must sever all ties with Tor and related projects. A new Executive Director must be elected.
  2. Roger Dingledine must sever all ties with Tor and related projects. We know from tor-internal discussion that Roger handled the Appelbaum issue in a partial and unprofessional manner.
  3. The newly-elected Board Members must reveal their connection to the Appelbaum investigation and their internal discussion on the matter. Anyone who supported or aided the investigation must sever all ties with Tor and related projects.
  4. Details on the Appelbaum investigative and punitive process, including the persons involved and timeline of investigative and punitive action, must be made public.
  5. Details of the exact misconduct and charges against Appelbaum must be made public. Any persons already doxxed must continue to be named.
  6. It is highly inappropriate for a Tor Project employee to be involved in the investigative and punitive process against another employee. Anyone who fits this criteria must sever all ties with Tor and related projects.
  7. The public must know who is behind JacobAppelbaum.net and the @JakeMustDie / @VictimsOfJake account. Anyone involved must sever all ties with Tor and related projects.
  8. Anyone engaged in harrassment, cyberbullying, and smear campaigns, online or offline, against any current or former Tor Project member must sever all ties with Tor and related projects. This is regardless of whether or not they have accused anyone of sexual or personal misconduct.
  9. The accusers and the accused must clarify their stories. The versions circulated on the Web are vague and have been altered by several people.
  10. The nature of the relationship between the Tor Project and The New York Times must be made public. That the Tor Project chose to give The New York Times an exclusive story on Appelbaum is highly unusual and an embarrassment. How the story was drafted and published must be made public. Anyone who advocated this idea or was actively involved must sever all ties with Tor and related projects.

Restoring Trust re: Infiltration -

  1. Any current or former intelligence workers must sever all ties with Tor and related projects.
  2. Anyone with a security clearance in the Five Eyes countries must sever all ties with Tor and related projects.
  3. Anyone with close personal ties to intelligence workers or people with security clearance in the Five Eyes countries, current or former, must sever all ties with Tor and related projects.
  4. Anyone with ties to any military or government must publicly clarify the nature of their work, and those with whom they have close personal ties. If that work is classified or secret, the public must be told it is.
  5. The Tor Project must publish a report on current staff and active volunteers, detailing their backgrounds and revealing any military or government work. This report must be published again annually, or whenever new staff are hired or volunteers granted an active, high-ranking position in the Tor Project or a role in Tor infrastructure and related projects.
  6. Anyone who introduced infiltration to Tor must sever all ties with Tor and related projects. This includes anyone who introduced intelligence workers or people with security clearance in the Five Eyes countries, current or former. We know from IRC logs that Tor Project staff knew of a CIA hire on at least one occasion and kept it secret. Some advocated for the hire, at length.

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Essiac: La bevanda che cura il cancro dei nativi americani

Essiac 

La bevanda che cura il cancro dei nativi americani

herb

Questo famoso rimedio è stato oggetto di discussione da quando è stato introdotto in Canada nel 1920. Tutto ebbe inizio nel 1922 quando una donna inglese guarì da un cancro al seno utilizzando una mistura di piante preparate da uno sciamano nativo del nord Ontario. Da oltre 50 anni, un modesta infermiera, Rene Caisse ha usato la tisana su molti malati di cancro terminali nella sua clinica del piccolo villaggio canadese di Bracebridge, a nord di Toronto.

René non chiese mai un compenso dai suoi pazienti, accettando solo le loro offerte spontanee, tutto ciò che chiunque potesse permettersi facilmente, uova comprese. La voce si sparse ed altri otto dottori dell’Ontario cominciarono ad inviarle pazienti giudicati senza speranza. Dopo i primi risultati i medici scrissero una petizione al Ministero della sanità Canadese chiedendo che si prendesse in seria considerazione la cura. L’unico risultato che ottennero fu l’invio di due commissari con il potere di arresto immediato nei confronti di René. I due però rimasero colpiti dal fatto che nove dei migliori medici di Toronto collaborassero con la donna e invitarono René a sperimentare su topi la sua medicina. Ella tenne in vita per 52 giorni topi inoculati con il sarcoma di Rous.

Anche se il nome della miscela di erbe deriva dalla lettura al contrario del suo cognome: “Essiac”, gli ingredienti di questa bevanda provenivano da un nativo americano Ojibway nel nord del Canada.

L’origine dell’Essiac

Renè Caisse era capo infermiera in un ospedale e tra i malati della sua corsia notò una signora con un seno stranamente deformato. Incuriosita, le domandò cosa fosse accaduto. La signora raccontò che vent’anni prima un uomo di medicina degli indiani Ojibwa, saputo della malattia di cancro al seno, le aveva fatto bere per un lungo periodo una tisana a base di erbe che l’aveva guarita. L’indiano aveva definito questa miscela di erbe e radici come “una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia con il Grande Spirito”.

Dal momento che la zia e il padre di Rene erano malati di cancro, lei era molto interessata alla bevanda. Così quella donna anziana le rivelò gli ingredienti della tisana, Rene fece tesoro di quell’informazione e prese nota della ricetta. Due anni dopo ebbe l’occasione di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. La zia guarì, per quanto riguarda il padre lei affermò che ci volle del tempo ma alla fine anche lui ebbe modo di guarire.

Da allora continuò con successo, al punto che nella piccola cittadina di Bracebridge le fu permesso di esercitare in un albergo sequestrato per via delle tasse (British Lion Hotel) pagando un affitto simbolico di 1 dollaro al mese. Continuò il suo lavoro in questa clinica dal 1934 al 1942 trattando con successo centinaia di malati di cancro, ricevendo in cambio piccole offerte. Rene coltivava le erbe, preparava le tisane e le somministrava ai suoi pazienti sia oralmente che tramite iniezione.

In quel periodo Rene subì continue ritorsioni dalle autorità Canadesi.

Arrivò ad affermare che l’unica ragione per cui non venne arrestata fu a causa del sostegno popolare del Comune di Bracebridge, di alcuni medici noti, e naturalmente per il sostegno ricevuto dai suoi pazienti guariti. Uno dei quali guarì sia dal cancro che dal diabete.

La scomparsa del diabete sorprese anche Rene! Grazie a questo supporto, dal 1937 in poi, all’infermiera Caisse fu permesso di trattare il cancro sotto severe condizioni: 1) Trattare solo i malati terminali. 2) Lavorare con un medico che potesse stabilire diagnosi e prognosi. 3) Non accettare nessun compenso per i servizi. Rene accettò i termini e continuò il suo lavoro.

Per quanto riguarda le lunghe ripercussioni nei suoi confronti , Rene affermo: “Non avrei mai immaginato una così forte opposizione, solo per avere tentato di aiutare l’umanità sofferente, senza pensare al guadagno.

La diffusione dell’Essiac

Nonostante le numerose testimonianze dei pazienti oncologici trattati con successo, il pubblico è stato tenuto all’oscuro, ignorando così l’esistenza dell’Essiac. Rene un anno prima della sua morte si è prodigata al fine di diffonderlo nel resto del mondo: fece un accordo con una società denominata Resperdin, pensando così di diffondere la bevanda, ma fu estromessa dopo l’accordo.

La Resperdin era in realtà un ente medico-governativa Canadese. Quindi il progetto è vaporizzato, la formula sembrava destinata all’oblio. Finché un chiropratico Californiano che trattava atleti di livello mondiale, il dottor Gary Glum, avendo sentito parlare delle qualità curative dell’Essiac iniziò la ricerca della formula.

Il Dott. Glum incontrò a Detroit una persona alla quale fu diagnosticato un incurabile cancro cervicale curato con l’Essiac, il paziente volle restare anonimo. Era in possesso della formula originale e Gary la comprò. In seguito andò ad intervistare Mary McPherson, assistente e amica personale dell’infermiera Caisse, fino alla sua morte nel 1978.

Il dottor Glum, confermò così l’autenticità della formula che ebbe acquistato e scoprì abbastanza informazioni su Rene Caisse e il suo lavoro per iniziare a scrivere il suo libro: “Calling of an Angel”. In quel libro Glum raccontò la storia di Rene Caisse e rivelò la formula che in seguito si diffuse in tutto il mondo occidentale.

Gary Glum pubblicò da sé il suo libro, dal momento che rappresentava una minaccia per l’industria del cancro e c’era il rischio di venire accusati per omicidio colposo, dato che l’Essiac non era approvato dalla FDA, nessuna casa editrice volle andare incontro a questo rischio. Il primo e il secondo libro che rivela la vera fonte dell’AIDS, misero in pericolo il dottor Glum.

Fu perseguitato dall’US Marshall e quasi completamente rovinato dai crediti falsi, un agente della Naval Intelligence arrivò a minacciare di uccidere lui e la sua famiglia se avesse continuato a pubblicare i suoi due libri. Solo alcuni dei libri di Gary sono ancora disponibili, ma esistono le versioni in pdf disponibili gratuitamente online.

In un intervista del 1990 egli affermò: “ Ho lavorato con l’AIDS Project di Los Angeles, avevano mandato a casa a morire circa 179 pazienti. Tutti erano affetti da Pneumocystis carinii e Istoplasmosi. Il loro peso era sceso a 45 kg. La conta delle cellule t-4 era molto bassa, meno di dieci. Il progetto mi ha affidato cinque di questi pazienti. Dopo aver interrotto l’assunzione di AZT E DDI, bevevano l’Essiac tre volte al giorno. Questi pazienti sono gli unici rimasti in vita oggi gli altri 174 sono morti. Ma questa informazione non viene divulgata, perché la cura dell’AIDS è un grande business.”

Il Dott. Glum ha trattato con successo anche alcuni pazienti affetti dal cancro. Ad esempio curò un giovane ragazzo malato di una forma virulenta di leucemia terminale. Il ragazzo si riprese completamente con l’Essiac, morendo in seguito di insufficienza cardiaca per via dei danni al cuore causati dai trattamenti chemioterapia precedenti.

Mentre faceva le ricerche per il suo libro il Glum incontrò il Dr. Charles A. Brusch, medico personale del defunto presidente John F. Kennedy. Il Dr. Brusch aveva anche una clinica per il cancro a Boston, Rene Caisse aveva lavorato con lui dal 1959 al 1962. Egli aveva curato con successo sia il suo cancro che quello del figlio di Ted Kennedy. Purtroppo era stato obbligato a tacere con la minaccia di finire in prigione il resto dei suoi giorni.

Naturalmente il Dr. Brusch scelse di restare in silenzio. Tuttavia nel libro di Glum è presente una sua citazione: “I risultati che abbiamo ottenuto con pazienti di varie razze, sesso ed età affetti da ogni forma di cancro, dimostrano che l’Essiac è una cura molto efficace. Studi condotti in quattro laboratori degli Stati Uniti e un altro in Canada rappresentano un ulteriore conferma.

Subito dopo la morte di Rene Caisse, le autorità perquisirono e bruciarono la sua abitazione, ma la sua amica Mary McPherson aveva salvato del materiale. I pochi al corrente degli ingredienti della bevanda mantennero un profilo basso per evitare ripercussioni. Ma grazie al giornalismo d’inchiesta del Dr. Glum che riportò alla luce questa storia, vennero resi noti anche gli ingredienti.

Ingredienti Essiac

Nonostante esistano varie miscele che comprendono fino a 6 o 8 erbe,  la versione con quattro erbe rimane quella standard, dato il successo riscontrato tra moltissimi pazienti dalla fine degli anni 1920. La bevanda Essiac è quella più ordinata tra le erbe confezionate singolarmente.

  • 6 e 1/2 Tazze Bardana pezzi (Arctium lappa, radice)
  • 450 grammi Acetosa polvere (Rumex acetosa, pianta intera)
  • 110 grammi Olmo rosso polvere (Ulmus rubra, corteccia)
  • 28 grammi Rabarbaro polvere (Rheum palmatum, radice)

Preparazione Essiac

Con queste quantità si realizzano 7,5 litri di tisana.

Mescola bene tutti gli ingredienti e conservali in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente in un luogo buio e asciutto. Prendi 28 grammi da questa miscela e mettila in una pentola di acciaio inox con 900 grammi di acqua.

Portare ad ebollizione e far bollire a fuoco alto per 15 minuti senza coperchio. Spegnere il fuoco e sommergere le erbe rimaste attaccate alle pareti della pentola. Rimettere il coperchio e lasciare che il decotto riposi per almeno 6 ore (anche tutta la notte va bene). Al mattino, riscaldalo fino a a quando scotta (ma non bolle), quindi lascia riposare e versare in contenitori di vetro con la chiusura ermetica (tipo quelli dei pomodori).  Tenere i contenitori in un luogo buio e fresco. Dopo l’apertura, conservalo in frigorifero.

Dosaggio Essiac

Il dosaggio dipende dalle condizioni. Per aumentare le difese immunitarie o disturbi molto lievi, una tazzina al giorno (60ml). Aumenta la frequenza a 3 volte al giorno fino ad aumentane il dosaggio a una tazzina e mezza (90ml) per volta a seconda della gravità. Se conservata in frigo la bevanda può essere riscaldata con l’aggiunta di acqua e consumata successivamente.

I malati di cancro o AIDS devono essere trattati con cure olistiche astenendosi per quanto possibile da farmaci, cibi, cosmetici tossici, cercando di vivere in un ambiente positivo ed armonioso. Dovrebbero anche avere una dieta sana, a prevalenza di cibi biologici, priva di carne, prendere integratori di vitamina C, ed assumere vitamina D tramite i raggi del sole. Prendere l’Essiac mentre indulgi in vecchie e cattive abitudini non è il miglior modo per guarire.

Avvertenze Essiac

La qualità degli ingredienti è l’aspetto più importante della bevanda. Esistono troppe versioni annacquate in commercio. Il Dr. Glum dichiarò che alcuni commercianti usano erbe irradiate e solo le foglie dell’acetosa. E’ più facile e meno costoso raccogliere solo le foglie, lasciando intatte le radici. E’ importante che chiunque usi l’Essiac si attenga alla formula originaria di Rene Caisse la quale usava solo ingredienti di qualità.

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MPS. Considerazioni sulla soluzione di mercato.

MPS.  Considerazioni sulla “soluzione di mercato.”

MPS

Stiamo assistendo, come da testate giornalistiche allineate, ad esultanze che sembrano dire tutto, ma che nulla spiegano.  Eccone alcuni:

BREAKING VIEWS: La scommessa di Renzi su Mps funziona

Mps: Fitch accende faro

Trabattoni (Kairos): “Il piano di Mps? Una soluzione intelligente.

L’elenco è lungo. Ma queste soluzioni, intelligenti o meno, quali sono ? Non è dato saperlo. Qualcuno le conosce ? Quello che sappiamo, per certo, è che MPS ha molti crediti inesigibili, le così dette sofferenze.  Ha difficoltà nella raccolta ed un piccolo insieme di altri problemi, compresi quelli patrimoniali.

A quanto sembra, sempre soliti proclami privi di dati certi, si parla di un consorzio di banche disposto ad acquistare,con un prestito pomte, a quale prezzo ?, le sofferenze. Lo fanno, se lo faranno, per solidarietà ? Per senso di altruismo ? Quale sarebbe la contropartita ? Non è dato saperlo. Soprattutto per una serie di piccoli motivi:

  • Non si conosce il vero prezzo delle sofferenze.
  • Non si sa quanta parte dell’aumento sarà garantito.
  • Non si sa quanto costa il prestito ponte
  • La BCE ha approvato il “piano”. Ma quale piano ha approvato. Non si sa.
  • Le (poche) Casse Previdenziali che partecipano alle operazioni, a che titolo lo fanno ? A questo proposito la legge vieta che lo dichiarino anche se il Tesoro promette una legge ad hoc

Il prestito sarebbe garantino da JP Morgan, ma senza alcun rischio. L’unico a rischiare sarebbe lo Stato per il coinvolgimento delle Casse e di CdP. Il piano dovrebbe durare sei mesi. Giusto il tempo di andare oltre il referendum Costituzionale. Gatta ci cova. Ma ci sono, ed a ragione, seri dubbi che questo piano possa arrivare a termine.  Sempre che un piano esista.

 

 

 

 

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