





Metodo infallibile per smettere di fumare
Ad una nostra assidua lettrice un giorno è capitato fra le mani il libro “E’ facile smettere di
fumare se sai come farlo” scritto dal defunto profeta della salute, il signor Allen Carr.
La lettrice, come ogni persona dotata di senso critico e di intelligenza, ha deciso di leggere questo
libro, anche se non intenzionata a smettere di fumare, ma per il piacere di conoscere l’opinione di
chi sta dall’altra parte della barricata. Sembra che questo libro, utilizzando la tecnica del
lavaggio del cervello attraverso l’induzione di sentimenti di colpa e di inadeguatezza riesca a
fare smettere le persone di fumare. Senz’altro ha venduto molte copie, tanto che prima di morire,
all’età di 72 anni per un carcinoma al polmone il Sig. Carr ha compiuto una formidabile escalation
sociale: da grigio contabile a scrittore di grido di libricini salvavita.
Gentilissima redazione@forcesitaly.org, mi chiamo Barbara S. e vi seguo da tantissimo tempo.
Sono una fumatrice, felice di esserlo, e ogni giorno devo lottare con l’intolleranza e l’ignoranza
di chi mi circonda, di chi continua a volermi far credere che IO ho un problema.
D’altra parte la non conoscenza molte volte fa fare orribili errori, come abbiamo visto in
cinquant’anni di chemioterapia.
Di recente ho acquistato e letto, il libro del sig. Allen Carr, poichè puoi criticare solo ciò che
conosci, e siccome io non voglio fare errori pregiudiziali, ecco che mi sono divertita a sfogliare le pagine di questo cialtrone che si propone come il gran Guru che è riuscito a sconfiggere il “mostriciattolo” della
dipendenza da nicotina.
Ebbene, questo signore è già uscito con un altro libro, sulla scia del primo, che s’intitola:
” E’ facile controllare il peso, se sai come farlo” e ancora con ” E’ facile controllare l’alcool, se sai come farlo”
Tra poco uscirà l’ultimo capolavoro dell’autore: ” E’ facile non scaccolarti in macchina, se sai
come farlo!”
Comunque torniamo al libro.
Esordisce dicendo che salverà il mondo dal fumo, non specificando se intende anche quello dei
camini e dei forni a legna e dei tubi di scappamento,
rassicurando il lettore sul fatto che non parlerà delle problematiche di salute legate alla
sigaretta, non farà terrorismo psicologico, non dirà che i fumatori sono stupidi.
Sostiene di essere stato fumatore per trentatrè anni, di aver fatto una seduti d’ipnosi, e dopo
quella di aver smesso, definitivamente di fumare.
Però raccomanda vivamente di non sottoporsi mai all’ipnosi, perchè lui è guarito a dispetto di
quella seduta e non grazie a quel tipo d’intervento(prima contraddizione!)
Dopo aver letto circa dieci pagine d’introduzione dove si ripete in continuazione, facendo
sospettare una stesura copia-incolla,
poichè torna con le stesse identiche frasi, compresi punti e virgole, inizia il suo discorso sul
fumo, trito e ritrito.
Parte con il sostenere che il fumo puzza e ti fa puzzare, che sei uno stupido e lo sai (aveva
promesso di non offendere),
che quasi tutti i non fumatori ti disprezzano, e già questo dovrebbe farti desistere dal fumare (?)
che spenderai nell’arco della tua vita circa 80.000 euro in sigarette, (chissà se ha fatto il conto
anche di quanto spendiamo in contraccetivi! )
Sentenzia che fumare non è un’abitudine ma una tossicodipendenza!
Già nel quarto capitolo cambia idea è scrive che fumare è un’abitudine. Schifosa, disgustosa, che
prima o poi ci distruggerà.
Nelle pagine successive parla del lavaggio del cervello.
Cioè, tenta di analizzare come la sigaretta sia stata associata negli anni ’60 e ’70 a status
symbol da seguire ed imitare, e come questo,
abbia indotto intere generazioni a mettersi la sigaretta in bocca. Un po’ come quando si andava in
giro col ciuffo a banana perchè era fico imitare Elvis.
Si dimentica di dire che sono passati quasi quarant’anni da quel tipo di pubblicità, e nemmeno io
che ho trentatrè anni, ho fatto in tempo a farmi soggiogare da quel tipo
d’incitamento al fumo.
Quindi è probabile che le cause siano altre, e molteplici.Ma lui non se l’è chiesto.
Critica come ci abbiano insegnato che il fumo rilassa e ci faccia sentire meno nervosi.
A me, nessuno ha mai detto una cosa del genere.
Forse una cosa simile l’ho sentita su Quark, da Piero Angela, che parlava della produzione di
endorfine indotta dalla nicotina.
(quindi dovremmo iniziare a sospettare che Pierino, sia crik e crok con le lobbies del tabacco?)
Tenta di dire, insomma, come un’intera popolazione mondiale sia stata ingannata da falsi messaggi,
che l’hanno portata a sviluppare
questa orripilante dipendenza, che lui paragona all’eroina.
Sostiene che non è vero che fumiamo perchè ci piace il sapore del tabacco, poichè quel sapore
sottolinea che è:
disgustoso, schifoso, puzzolente.
Continua sostenendo che fra i vari motivi che dovrebbero indurci a smettere di fumare, c’è quello
del non dover più vivere
sostenendo il peso della consapevolezza di essere disprezzato dalla metà della popolazione, ma
sprattutto, da se stessi.(???)
Non mi risulta, dato che io non disprezzo la mia persona, non disprezzo i fumatori, così come non
disprezzo i non fumatori.
E credo che qualsiasi essere umano con un po’ di buon senso e amor proprio, non arriverebbe mai a
disprezzare se stesso o un altro perchè…
ama la cioccolata! O magari adora bere un cognac, o usa l’aspartame al posto dello zucchero, o
mangia le caramelle o perchè mangia carne!!!
( hanno idea i non fumatori di quanto faccia male l’aspartame, e la carne?)
Dal capitolo 20 inizia con una serie di spropositi che fanno davvero sorridere.
Sostiene che nella mente del fumatore ci sono ombre inquietanti. Ombre che imprigionano quel povero
dipendente e gli fanno fare brutti pensieri!
Addirittura sostiene, che lui quando fumava aveva degli incubi, che si sono dissolti appena ha
smesso di fumare!
Torna a dare dello stupido a chi fuma, e sostiene che molti fumatori si considerano amebe prive di
volontà, e che anche la società li giudica allo stesso modo.
subito aggiunge però che è sbagliato pensare che il fumatore sia un’ameba…il fumatore è un essere
per cui bisogna provare pietà.
Solo pietà.
Nel capitolo che dovrebbe includere il vantaggio di essere fumatore, non fa altro che sottolineare
le solite cose, il fumo brutto, cattivo schifoso etc etc..
Aggiunge che non si può far affidamento sulla forza di volontà per smettere di fumare, inutile
fumarne meno,
assolutamente non serve a niente cercare di ridurre il consumo di sigarette.
L’unica cosa da fare è affidarsi al gran maestro Allen Carr, seguire alla lettera i suoi esercizi,
anche se lui stesso non ha idea, in cosa consistano questi esercizi.
Addirittura a pag. 94, parla di come il fumatore, stremato dalla lotta contro la dipendenza,
accenda una sigaretta ed aumenti così…
LA SUA SCHIZOFRENIA!
Da pag. 97 riprende con il terrorismo psicologico delle malattie, del cancro, dell’infarto,
di tutte quelle terribile cose che accadono solo e soltanto a chi fuma.
( i non fumatori in effetti,si è scoperto da poco, che sono immortali e immuni a qualsiasi
malattia!)
Accusa la sigaretta di essere la responsabile della depressione, della perdita di energia, della
perdita della libertà e della dignità.
Sostiene che quando fumava dormiva molto, si sentiva stanco etc.. e adesso invece
a sessantesette anni si sveglia alle sette di mattina e zompa come un grillo!
Naturalmente si dimentica di dire che è particolarmente felice per gli svariati milioni
che ha fatto con la sua “ricetta miracolosa”, che gli consentono di fare quello che gli pare senza
dover lavorare otto ore in fabbrica!
Verso la conclusione ripete al neo non fumatore di non invidiare mai un fumatore, in quanto la vita
di quest’ultimo
è una vita di: disgusto, denti neri, alito pesante, schiavitù, autodistruzione, e cupi presagi in
fondo alla sua mente.
La descrizione di un troll!
A pagina 127 sostiene che i fumatori sono creature tristi e patetiche.
Evidentemente c’è carenza di specchi a casa di questo signore.
Verso la conclusione del libro, finalmente s’indovina qual’è il metodo sensazionale di questo guru.
Due semplici precetti:
1. Devi decidere che non fumerai più
2. Non devi sentirti triste pensadoci, ma anzi, sii lieto di questa decisone.
CAVOLO! QUESTO SI CHE E’ UN METODO FENOMENALE! SE NON ARRIVAVA ALLEN CARR, A DIRCI QUESTE DUE FRASI
MAGICHE, NOI POVERE AMEBE, NON
CI AVREMMO MAI PENSATO!
Adesso io vorrei complimentarmi, non con questo signore, al quale l’arteriosclerosi ha già fatto un
bel po’ di danni, ma con tutte le persone
che NONOSTANTE questo signore, hanno smesso di fumare, dopo aver letto il libro.
A tutti quei fumatori invece, che si sono sentiti offesi, maltrattati, insultati, da tutti gli
improperi che Allen Carr, ha scritto nei confronti
di una determinata fetta di popolazione, io propongo di scrivere, TUTTI INSIEME, un bel libro:
” E’ facile fare soldi truffando i lettori, se sai come farlo!”





