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Liberarsi di Equitalia?. Adesso si può. Prendiamo esempio

Tutti i Comuni, in base alla legge 166/2011, dal 1 gennaio 2013 dovranno liberarsi di Equitalia. “Ci saranno più possibilità di scelta dei Comuni. La riscossione dei crediti potrà essere internalizzata o esternalizzata ad altri soggetti”.

Ma qualcuno ci ha pensato prima.

La decisione presa dal sindaco di Calalzo di Cadore (piccolo centro montano in provincia di Belluno) inizia a fare proseliti tra altri comuni. Lo scorso novembre, il primo cittadino Luca De Carlo – eletto con una lista civica sostenuta dal centrodestra – applicando le legge 166/2011, che prevede che ogni amministrazione possa non servirsi di Equitalia per incassare dai cittadini i soldi di multe e tributi non pagati, ha infatti scelto di dare la riscossione dei crediti insoluti in gestione alla Comunità montana Valbelluna.

Quella invece di estromettere la società (per il 51% di Agenzia delle Entrate e per il 49% dell’Inps) dalla raccolta coattiva dei crediti insoluti “è stata una scelta prettamente politica, condivisa – sottolinea – da tutto il consiglio comunale e tutti i miei concittadini”. Niente più rischi di pignoramenti quindi. “Se qualcuno non ce la fa a pagare la cartella, lo dice subito e noi la rateizziamo, ma – puntualizza – non la raddoppiamo. Non mandiamo sul lastrico una famiglia, solo perché non riesce a pagare tutto e subito. Quando abbiamo fatto un nuovo povero – prosegue – è la pubblica amministrazione che poi deve sobbarcarsi i costi sociali della famiglia in difficoltà”.

Tutto regolare dunque. Ma questo mi fa ben sperare a un ritorno dello Stato Sociale ormai dilaniato dal controllo delle banche centrali.  Guarda guarda che la Democrazia è la vera alternativa alle politiche keynesiane e a quelle liberiste ? Cari Sindaci d’Italia, se avete ancora orgoglio, se non siete venduti o fate parte della cricca di strozzini, Svegliatevi.