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Io Il Genio della Matematica

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Niente boom per Napolitano, ma Grillo ha fatto CUCU’.

Ascolta l’articolo: [audio:boom.mp3]

Innanzitutto è strano sentir parlare sempre di Grillo. Anche questa è una delle strategie difensive dei mazzieri. Grillo di qua, Grillo di là. Ma di M5S, di Movimento, di cinque stelle, di grilini, del programma del moVimento, delle 66 pagine che in modo chiaro e diretto spiegano i perchè e il come NESSUNO PARLA.

Qualcuno ha intervistato i veri leader ? I ragazzi (?) che hanna raccolto le firme, fatto le liste e hanno spopolato, per sentire direttamente quale programma, quale finalità, quali strade vogliono aprire ? E’ un pò come se in un programma tv si fa pubblicità e invece di parlare della bontà del prodotto reclamizzato , si parlasse dell’attore che lo reclamizza. Il produttore ti toglie subito il contratto. E spero che presto sia tolto il contratto ai giornalettari che continuano a parlare di Grillo e non dei grillini. Si sta cercando, in tutti i modi, di non far trapelare che i “grillini” propongono strade reali, semplici regole che migliorano la vita di tutti i giorni e influenzano positivamente la macroeconomia. Si vuole tacere su tutto quello che farebbe. partendo dalle economie locali, cadere nel vuoto le pompose e false promesse dei venditori di fumo. I quali hanno venduto la democrazia e svenduto sè stessi al potere economico multinazionale.

Ma la cosa peggiore è nel sentire CHI mostra il suo vero volto. Da super partes a super di partes. Un presidente della Repubblica, che dovrebbe essere garante della pluralità e attento alle indicazioni e agli umori dei cittadini della sua repubblica, non può, NON DEVE, fare dichiarazione come quella sbottata: “Ricordo quello degli anni ’60, altri boom non ne vedo”.

E’ certo che la memoria vacilla. E la sua cultura è dimenticata. Sa benissimo che il boom degli anno sessanta è stato un boom illusorio. Ma allora, quando De Andrè cantava del vecchio professore, era una voce fuori dal coro. Ma oggi ?

Affermare che si sta facendo troppo vociare sul voto in  QUATTRO CITTA’, è negare l’evidenza. O per lo meno è cercare di sviare dalla realtà usando i media … prezzolati. Le quattro città sono ben nove milioni e mezzo di cittadini. E nove milioni e mezzo di votanti, sono più di un quarto della popolazione votante.  Se questo non deve far riflettere.

Caro presidente, giocare a carte a volte è dura. Anche per il mazziere. Lo insegna il vecchio gioco del cucù.  Le ricordo la regola del gioco:

Durante il proprio turno, il giocatore decide se tenere la propria carta o scambiarla con quella del giocatore successivo, il quale non può rifiutarsi di cederla, a meno che non abbia in mano un re di qualunque seme (il cucù): in questo caso lo scambio viene annullato e il giocatore che ha il re mostra la carta dicendo ‘cucù’.

Non Le sembra, caro Presidente, che in questo gioco elettorale,  nonostante Lei non abbia sentito un  “boom”, qualcuno le abbia fatto CUCU’ ?