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Benvenuta tra i complottisti Signora Concita De Gregorio.

Ecco cosa appare su La Repubblica del 9 Aprile 2013:

RepBild  E questo è unpiccolo stralcio della “inchiesta”  pubblicata sul quotididiano:

“Gli ambasciatori sondano, fanno ricevimenti,
conoscono i nuovi, coltivano l’interesse
del loro Paese. Sono in stretta relazione
coi gruppi di affari e di discussione politica
dove nascono intese. Uno è il gruppo Bilderberg,
un altro è l’entourage della banca
d’affari Goldman Sachs che si è avvalsa nel
tempo dei consigli di Prodi, Draghi, Monti,
Gianni Letta. Uno è l’Aspen, che in Italia
conta su Amato Prodi e D’Alema, un altro
ancora è la Trilaterale fondata da Rockefeller
nel giugno del ‘73 con lo scopo di “favorire
le relazioni fra Europa, Usa e Giappone”.
Monti l’ha presieduta fino al 2011. La frequentano   la consulente per la politica estera
di D’Alema Marta Dassù, il giovane Elkann, Enrico Letta, Carlo Pesenti, Guarguaglini,
Sella di banca Sella, Sala di Intesa San Paolo, vari esponenti di Confindustria. Molti anni fa Kissinger e Agnelli, oggi i loro eredi. «Giulio Andreotti era amico personale di Rockefeller, il fondatore della Trilaterale.
Moltissime volte il banchiere lo ha pregato di fargli l’onore di partecipare ai loro incontri, posso testimoniarlo – racconta Paolo Cirino Pomicino, vecchio dc – Andreotti non ha mai accettato perché, diceva, la politica e i banchieri fanno mestieri diversi, è bene che non si mescolino». Non è vero, non è
questa la ragione. Questo era quel che Andreotti diceva, certo, ma ciò che gli ebrei d’America non gli perdonavano era in realtà la sua attenzione alla causa palestinese – tra le altre il suo essere filoarabo in nome di una ricerca del dialogo fra i popoli che nella tradizione dc ha avuto un campione in La Pira. Il
suo sguardo a un’altra parte di mondo, ad altri interessi e, in Europa, ad altro tipo di famiglie che in quanto a potere e liquidità potevano competere con i banchieri americani.”

Con tutta la stiam, ma se ne è accorta solo adesso perché ha vissuto in un’altra Italia, oppure ha finalmente deciso che era ora ? E su quali basi ?

Certo usare la parola complottisti è grossa. Ma che da sempre esiste un disegno ben preciso, che le lobby economiche hanno fatto la parte del padrone e pilotato intere generazioni, é certamente un dato di fatto.  Certo non è facile scrivere contro certi poteri. Paure, ansie e ” tengo famiglia” Sono tipiche italiane.  Non  vogliamo inferire con stolte e insulse accuse che diventerebbero solo diffamazioni.

Quello che speriamo é che sia l’inizio di una vera presa di coscienza e di un ritrovato coraggio nel descrivere e fare nomi. Eccone qualcuno contenuto:

Al Bilderberg sono passati, tra gli altri, Monti, Draghi, Padoa Schioppa, Siniscalco, Prodi. «Ogni tanto qualche giornalista  come Lilli Gruber e ancora Veltroni, Emma Bonino». Nell’entourage della potentissima banca d’affari Goldman Sachs sono transitati Prodi, Draghi, Monti, Gianni Letta. Massimo D’Alema, invece, ha avuto un «rapporto che sarebbe durato nel tempo» con Clinton, mentre Prodi «voleva essere ricevuto subito, ma non si poteva». Quanto all’Aspen, «in Italia conta su Amato, Prodi e D’Alema». La Trilateral «fondata da Rockefeller, Monti l’ha presieduta fino al 2011. La frequentano la consulente per la politica estera di D’Alema Marta Dassù , Enrico Letta…». Apprendiamo qualcosa pure su Scalfaro. Con lui al Colle, «c’è il ciclone Mani Pulite» che dà «spazio a una generazione nuova. Più avvezza all’uso di mondo, alle relazioni internazionali, alla lingua degli uomini d’affari. È dal denaro, adesso, dalla finanza che passano gli interessi politici. (…) È ai banchieri che si ricorre quando la politica tace o sobbolle di sue interne diatribe».

Quello che appare strano, in questa inchiesta, è che molti dei nomi citati, sono stati e sono ancora sostenuti da la Repubblica.  Sta giocando col fuoco ? Seguiamo con ansia gli sviluppi.