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E’ possibile espandere nell’uomo

il range della luce visibile ?

Se aveste fatto un intervento di cataratta più di un paio di decadi fa (come ha fatto mia madre), avrebbero rimosso chirurgicamente lo strato opaco del cristallinovo dall’occhio. (Oggi lo sostituiscono con una lente di plastica).

Questo strato serve a filtrare la luce UV per impedirgli di danneggiare la retina.

Le cellule di cono nella retina sono in grado di ‘vedere’ la luce UV – ma con la lente che filtra – non possiamo vedere.

Ma per quelli che hanno subito un interventocome mia madr, possono vedere frequenza vicine all’ UV come un’ombra di blu.

Mia madre è una giardiniera appassionata e dopo l’intervento chirurgico, ha cominciato a notare macchie blu e strisce su alcuni dei suoi fiori. Pensava che avessero sviluppato una sorta di malattia, ma in realtà risulta che quelli erano gli stessi riflessisi UV dei fiori che si sono co-evoluti con la visione UV delle api per aiutarli ad orientarsi mentre volano alla ricerca del nettare.

La foto a destra è un fiore di dente di leone che è stato falsato per mostrare il pattern UV più chiaramente:

La più moderna chirurgia di cataratta utilizza un cristallino che filtra gli UV come un normale cristallino umano, quindi questo “superpotere” esiste solo per le vittime più anziane della cataratta.
C’è una “condizione” in cui alcune donne non sono nate con tre tipi di coni colorati nei loro occhi come gli umani più “normali”, ma con 4 invece. La maggior parte degli esseri umani sono trichromati, ma queste donne sono invece tetracromati. La condizione è causata da una mutazione genetica che si verifica in una piccola percentuale di esseri umani in modo naturale, quindi “tutto quello che dobbiamo fare” è imparare ad inserire questa mutazione attraverso la modifica genica (CRISPR sembra un meccanismo plausibile) e voila !! tetracromatici su richiesta.

C’è un tipo di crostaceo chiamato Gambero Mantis che non ha tre tipi di coni come la maggior parte degli esseri umani, né 4 tipi di cono come gli uccelli e alcuni insetti, nemmeno 5 tipi di cono come le farfalle, ma 12 diversi tipi di cono, permettendo loro di vedere la luce polarizzata, la luce UV e centinaia di milioni di colori più di quanto possiamo fare noi. La modifica dei geni che danno origine a 12 diversi tipi di cono nel DNA umano ci darà una visione scoraggiante.

Non è possibile attualmente, ma in futuro, perché no?