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Quante volte è capitato, andando nello studio di uno specialista, di sentirsi dire: ” Oggi non è in studio, si trova a un corso di aggiornamento tecnico”.

Ci domandiamo allora perché i tecnici  non eletti che stanno al governo dell’Italia, mai vanno a fare aggiornamenti tecnici. Le riunioni al Bilderberg Club, Commissione Europea, BCE e quant’altro, in realtà servono solo a prendere le consegne. Come bravi camerieri. Difatti con le loro teste, non riescono a cavare nulla. Solo a peggiorare le cose, volutamente, per spingere gli Stati  all’accettazione di regole che danno un potere faraonico ai soliti noti economisti.

Il fallimento della politica economica neo-liberista, tanto cara ai bocconiani, è sotto gli occhi di tutti. Le alternative sono molte, e certamente più adeguate a quell” eccesso di democrazia ” tanto vituperato dal liberismo montiano. E la lezione viene proprio da una delle nazioni più forti dell’area euro: la Francia di “Flanby”. Budino è il nomignolo o soprannome di Hollande.  Le sue ricette? Purtroppo sono chiamate di ” sinistra”. Ma se servono alla crescita, sono proprio quelle che non riescono a fare i tecnici come Monti, Passra, Fornero  & C. ! Anzi, sono  l’opposto delle ricette imposte da Bruxelles ai paesi completamente sotto tutela (la Grecia) o agli altri dell’area mediterranea in grave difficoltà, sia che abbiano un governo politico (la Spagna) sia che abbiano un governo tecnico (l’Italia).

Assunzione di insegnanti e finanziamenti alla scuola che erano stato tagliati da Sarkozy: cioé aumento della spesa pubblica per far ripartire l’economia.

Incentivi per gli acquisti di auto elettriche o ibride per affrontare la crisi del settore e scongiurare licenziamenti (Peugeot Citroen ha annunciato un maxitaglio di 8.000 posti di lavoro): cioé l’occupazione va difesa ad ogni costo.

Aumento sull’imposta patrimoniale: cioé, se si devono mettere a posto i conti (uno dei cardini del suo programma) deve pagare chi se lo può permettere, i ricchi.

Ma stranamente la reazione di Bruxelles non è stata furiosa, come ci si aspettava, dato che in questo Hollande sta operando all’opposto dei dettami imposti a stati come Grecia, Spagna e Italia stessa.

Eppure anche le casse francesi lamentano un debito pubblico oltre l’ 80 per cento del pil, un deficit verso il 5 per cento, la crescita zero e il Paese ha perso nei mesi scorsi la Tripla A. Invece l’inversione di rotta rispetto al rigore della Merkel del fiscal compact è stato premiato. Spread poco sopra i cento punti (un quinto del nostro) e in discesa: il che significa mercati soddisfatti.

Questa opposizione di Hollande agli schemi neoliberisti di Monti & Cricca, si sta rivelando vincente. Qualcuno potrà obiettare che le ripercussioni siano solo nel breve termine. D’accordo. Intanto il paese non è tassato e tartassato e sta resistendo. Nel lungo termine, quali sono le previsioni ? Il mantenimento dello status di soddisfazione dei ” mercati” tanto cari a Monti e seguaci bocconiani liberisti.

Il Modern Money Theory, che di moderno ha solo il nome, è basato proprio sulla soddisfazione momentanea dei mercati. E’ basata sulla crescita insieme al rigore. Ma il rigore equamente diviso. Chi più ha più paga. Ma in Italia i ricchi non devono piangere. Parola di Monti. E col sostegno del PD. Ma non è Bersani, quel socialista che ha sostenuto Hollande durante la sua campagna elettorale?

Possibile che non riesca a indicare a Monti la via, non dico del socialismo di Holland, ma almeno la strada per la democrazia.  ” L’eccesso di democrazia ”  decantato in tutte le sue forme negli scritti montiani, era una attualità, ma solo per i liberisti, nei primi anni 50. Può darsi che, per loro, lo sia ancora. Ma oggi noi  lo chiamiamo nazismo, fascismo, dittatura. E cosa sta cercando fare Monti se non questo. Basta guardare ai faraonici poteri che si sono dati imponendo il trattato ESM.

A Monti potrebbe essere dato il merito di avere ridato all’Italia una facciata migliore. Rispetto alla burlesque del passato governo. Ma come fanno tutti i tecnici, non potrebbe Monti e & C., partecipare a un corso di formazione professionale sui nuovi sistemi politico economici ? Nuovi si fa per dire. Perchè Bersani sa benissimo che se si vuole un poco di socialismo, prima si deve passare dalla democrazia.

Non basta solo battere le mani dietro un palco. Si devono condividere gli ideali e metterne in pratica gli insegnamenti.

Rox